lunedì 24 marzo 2014

QUESTO ARTICOLO 62 COSA HA CAMBIATO ?


QUESTO ARTICOLO 62 COSA HA CAMBIATO ?
Vediamo un po' dopo più di un anno dall'entrata in vigore dell'articolo 62 cosa è cambiato.

Dopo uno spauracchio iniziale dove un'altissima percentuale di ristoratori aveva iniziato con il piede giusto rispettando i termini di pagamento che prevedono i 30 giorni per i prodotti alimentari deperibili ed i 60 giorni per tutti gli altri, oggi la situazione è ben diversa.
Indovinate cari ristoratori cosa emerge da una ricerca condotta da Cribis D&B realtà specializzata nelle business information?
Emerge che il comparto HORECA, il vostro per intenderci, risulta essere quello che meno rispetta i termini di pagamento sanciti dall'articolo 62.
Pensate, solo poco più del 20% delle imprese di questo canale risulta essere puntuale con le scadenze dei propri fornitori. Quindi chi era puntuale prima lo è anche oggi e chi non lo era prima non lo è nemmeno adesso.
Ovviamente con il ridursi dei termini di pagamento ufficiali aumentano anche gli insoluti, una raffica di RIBA respinte ogni fine mese.
Io personalmente non ho mai creduto nella validità di questo nuovo modo di pagare le fatture.
Sapevo sin dall'inizio che pochissimi avrebbero rispettato la legge, perchè in un sistema italiano dove tutto è sballato, non era certo un articoletto che poteva sistemare le cose, anche se di base il concetto con il quale si è proposto è corretto.
La realtà dei fatti però è anche un'altra. Le imprese del settore alimentare italiane per paura di perdere clienti consentono di allungare i termini di pagamento
Quello che auspico ? CHIAREZZA
Spero che intervenga l'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato per far rispettare questo provvedimento o che definitivamente questo articolo venga abrogato.
Umberto Tiriticco

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