Mi
sento in dovere di informare gli alunni e le Famiglie Italiane direttamente
coinvolte e condividere questa mia ennesima delusione
L’assenteismo
nel mondo del lavoro continua a regnare nelle scuole Italiane e poi si
permettono di parlare di disoccupazione.
Come
molti sapranno dal 29 Luglio 2013 il sottoscritto assieme ad alcuni soci ha
creato un nuovo progetto “ Chef4you “ ed avendo il fabbisogno di selezionare
varie figure professionali ho contattato diverse scuole richiedendo semplicemente
una lista dei neodiplomati per renderli partecipe di questa selezione.
A
parte il fatto di non aver ricevuto una sola lista di candidati, ma voglio
evidenziare che non ho ricevuto una sola risposta che solitamente per
educazione una persona dovrebbe fare. Forse mi risponderanno al rientro dalle ferie
a Settembre a selezione ultimata.
Carissimi
professori, rettori, presidi, dirigenti e qualsiasi figura onnipotente presente
nelle scuole, vorrei porgerVi una semplice domanda: cosa vi spaventa e vi
allontana dalla nostra collaborazione e dal progetto My Job?
Ci
scusiamo con tutti Voi se tra le nostre ore di lavoro dedichiamo solo
pochissimi minuti alla scuola per la stesura dei nostri corsi, la creazione dei
nostre presentazioni ed alla ricerca di corsi innovativi per gli alunni.
Ci
scusiamo se i nostri docenti non sono della Cornell University ma
professionisti con anni di esperienza nel proprio campo e che solitamente fanno
formazione con parcelle che partono dalle 80 euro ora e vorrei fare solo alcuni
nomi: Roberto Peschiera, Rosanna Canzonieri, Silvia Arcidiaco, Barbara Luvero, Fabio
Badolato, Sabato Colella, Massimiliano Longo, Luciano Manunta e tanti altri non meno importanti
Ci
scusiamo se non riusciamo sempre a coprire le ore di buca per i nostri corsi
last – minute visto che siamo umani anche noi e quindi con un lavoro, una vita
sociale, una famiglia ed alcune volte riusciamo anche a dormire.
Ci
scusiamo se rispondiamo ai messaggi di facebook ed alle email degli alunni a
fine giornata e non sempre in tempo reale
Ci
scusiamo di rendere partecipe i ragazzi ai gruppi di facebook ove semplicemente
leggendo i post delle migliaia di persone che lavorano negli alberghi
potrebbero stendere una relazione sui comportamenti della clientela, sui
decreti, sulle procedure e sui problemi reali che si incontrano ogni giorno
nelle strutture ricettive e non solo.
Ci
scusiamo se siamo costretti a difendere continuamente il vostro profilo
professionale che per la maggior parte dei ragazzi è messa in discussione
per non evidenziare la poca fiducia che trasmettete.
Ci
scusiamo se la realtà lavorativa continua ad essere lontano anni luce dai
Vostri insegnamenti
Ci
scusiamo se alcune volte usiamo gli stagisti per fare le fotocopie, pero’ mi
chiedo cosa possiamo insegnare e trasmettere in 5 – 10 giorni? Lo stage
continua ad essere una sosta obbligatoria che il programma scolastico prevede.
Ci
scusiamo se pretendiamo una formazione a 360 gradi quello che richiede il
nostro lavoro
Ci
scusiamo se la nostra semplice intenzione è quella di diffondere tra i
professori i mezzi innovativi e le procedure che si applicano oggi nelle nostre
strutture
Ci
scusiamo se spesso preferiamo interagire in Inglese non per umiliare gli alunni
(come molti si son permessi di evidenziare) ma per insegnare loro almeno le
parole piu’ usate in ambito lavorativo.
Ci
scusiamo se pretendiamo il colloquio conoscitivo dello stagista prima dell’inserimento
in azienda, visto che non ci risultano persone assunte senza
colloqui e selezioni
Ci
scusiamo se spesso usiamo parole ritenute non idonee in ambito formativo,
mentre è normale dormire, giocare, disturbare, baciare, insultare e creare
piccoli falo’ con i pacchetti di sigarette
Ci
scusiamo se pretendiamo lo spegnimento dei cellulari durante i nostri corsi per
non disturbare gli alunni che hanno voglia di migliorare e che non si possono
permettere i nostri corsi a pagamento
Ci
scusiamo se crediamo che il confronto con i professori (per noi brain storming)
non puo’ che essere bilateralmente produttivo
Ci
scusiamo se crediamo nel Role Play mentre la scuola insegna nel 2013 che
bisogna rispondere al telefono al 3° squillo.
Riflessioni
La
cultura generale serve e nessuno vuole metterlo in dubbio, ma ai colloqui di lavoro
vi hanno mai chiesto chi ha scoperto l’America e le province della regione
Lombardia? Vi hanno mai chiesto chi era Pitagora e le guerre puniche? Questa
provocazione è per far capire alle scuole che ognuno deve fare il proprio
lavoro. Voi pensate alla cultura generale che serve per arrivare alle porte del
mondo del lavoro mentre per le chiavi ci pensiamo noi. Alberto Lavorgna
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